Il sentiero etnografico è il nome di un progetto ecomuseale ad ampio respiro che il Parco ha attuato con il cofinanziamento della Comunità Europea nel territorio di Caoria, e delle boscose valli che la sovrastano (Valzanca e Valsorda), nella valle del Vanoi. L’Ecomuseo del Vanoi, con i suoi sette temi (acqua, legno, pietra, erba, guerre, sacro e mobilità), comprende dal punto di vista concettuale e gestionale il Sentiero Etnografico del Vanoi. Lungo il Sentiero Etnografico sono trattati principalmente tre temi (erba, legno e mobilità). Gli altri quattro temi (acqua, pietra, guerra e sacro) sono solo sfiorati. Nell’anno 2000 è stato inserito nel progetto European Pathways to Cultural Landscape. Il Sentiero Etnografico è un viaggio nel tempo e nello spazio in un ambiente un tempo intensamente costruito e vissuto, ma oggi in gran parte abbandonato dall’uomo.
E’ un insieme di percorsi che si snodano tra l’abitato di Caoria a 845 m di quota e Malga Miesnòta de sora a 1879 m, attraversando i luoghi che gli abitanti hanno animato, costruito e trasformato nei secoli con la loro attività. Ognuno di essi sviluppa un tema particolare.
- Il primo itinerario, l’Anello della Val, ha come tema la vita stagionale in paese e la religiosità dei suoi abitanti. Il sentiero si snoda nel paese di Caoria, ricco di affreschi e sede del punto informativo Casa del Sentiero etnografico, e nelle sue immediate vicinanze, caratterizzate da terrazzamenti, orti e campi in gran parte rioccupati dal bosco.
- Il secondo denominato Anello dei Pradi, che ha come filo conduttore la fienagione e la vita stagionale sui prati, prevede la visita a Prà de Madego, il centro visitatori con l’allestimento dedicato al “cercare l’erba”, e ai Pradi de Tognola, un nucleo insediativo unico nel suo genere, un tempo dedicato alla produzione del fieno.
- Nell’Anello del Bosc, dedicato alla coltivazione ed utilizzo del bosco. I punti di particolare interesse sono la risina di Valsorda e la Siega de Valzanca, una segheria idraulica, alimentata con l’acqua del torrente Valzanca, nata nel 1870 e recentemente ricostruita ad opera dell’Ente Parco.
- All’interno dell’ultimo itinerario, l’Anello della Montagna, il cui tema è l’utilizzo delle malghe e la fienagione sulle praterie alpine, si raggiungono la Malga Piani di Valzanca e la Malga Miesnòta de sóra.