Il Parco Naturale Tre Cime (in tedesco Naturpark Drei Zinnen) è uno dei parchi della Provincia autonoma di Bolzano, che grosso modo comprende la parte altoatesina delle Dolomiti di Sesto. Il Parco è stato ufficialmente istituito il 22 dicembre 1981 con decreto del Presidente della Giunta Provinciale della Provincia autonoma di Bolzano. Il 25 febbraio 2010 la Commissione provinciale per il paesaggio, ha approvato il cambio del nome del parco da “Parco naturale Dolomiti di Sesto” a “Parco naturale Tre Cime”.
Il parco si estende su una superficie di 11.615 ettari e comprende parte dei comuni di Dobbiaco, Sesto e San Candido. Si trova nel settore nord-est delle Dolomiti ed è delimitato a nord dalla Val Pusteria, ad est della Val di Sesto, a sud dal confine provinciale con Belluno e ad ovest dalla Val di Landro. Il parco è rinomato in quanto al suo interno si trovano molte cime dolomitiche, tra cui spiccano le famosissime Tre Cime di Lavaredo. Altre cime importanti sono la Punta dei Tre Scarperi (m 3.152), il Monte Popera (m 3.046), la Croda dei Baranci (m 2.922), il Monte Paterno (m 2.744), la Cima Una (m 2.698), la Cima Undici (m 3.092) e la Cima Dodici (m 3.094). Queste ultime fanno parte della cosiddetta meridiana di Sesto.
All’interno del parco si possono trovare diverse formazioni geologiche tipiche delle Dolomiti, ad esempio la dolomia della Mendola presso il passo di Monte Croce di Comelico e la dolomia dello Sciliar presso la Rocca dei Baranci e il gruppo dei Tre Scarperi. La dolomia dello Sciliar inoltre costituisce la solida base dei massicci meridionali del parco, come la Cima Undici, Cima Dodici, il Monte Popera, il Monte Paterno e le Tre Cime di Lavaredo. Sopra questo strato si trovano strati di riebl, dolomia grigia e marne argillose, che hanno permesso ad esempio la formazione dei laghi dei Piani. L’unico lago rilevante del parco è il lago di Landro. Tuttavia all’interno del parco si trovano altri laghi di piccole dimensioni: Lago di Malga di Mezzo, Laghi dei Piani, Laghetti sull’Alpe Lunga, laghi di Cime.
La particolare struttura geologica fa sì che i due terzi del parco è costituito da rocce e detriti, tra cui riescono a crescere alcuni fiori come la potentilla persicina, il rododendro nano, la profumata orecchia d’orso delle rocce, l’aquilegia azzurra, l’achillea gialla, genziane, anemoni, la campanula di monte. Nelle parti meno franose del parco riescono tuttavia a crescere alberi come i larici e i pini cembri.
L’avifauna del parco è molto ricca. Oltre all’aquila reale vi si trovano la poiana, il corvo imperiale, la civetta nana, il gallo cedrone, la pernice bianca, il fagiano di monte, il fringuello alpino, il sordone, la civetta capogrosso, il picchio nero, il picchio rosso. Nelle praterie non è insolito incontrare dei camosci, dei caprioli e delle colonie di marmotte.
Al parco si può accedere dalla valle della Rienza, partendo dalla val di Landro, dalla val Fiscalina e dalla val Campo di Dentro. Il Centro visite del Parco Naturale Tre Cime ha sede nel suggestivo Centro Culturale del Grand Hotel di Dobbiaco, ed è gestito dalla provincia di Bolzano.