Il Po e il suo bacino La Pianura Padana un milione di anni fa era un golfo, le cui coste corrispondono alla zona pedemontana delle Alpi e degli Appennini. La lenta attività di erosione dei fiumi ha trasportato enormi quantità di detriti dalle montagne al mare, avviando così un lento processo di interramento. Questo fenomeno, ancora in atto, ha dato origine alla pianura e alla rete di corsi d’acqua che la attraversa. Il bacino padano è l’area più produttiva e ricca del territorio nazionale. In questa regione il 37% dell’industria nazionale produce circa il 40% del PIL. L’elevata produttività tuttavia determina un livello elevatissimo di inquinamento dell’acqua, dell’aria e dei suoli. A livello mondiale infatti il territorio padano è riconosciuto come una delle cinque aree più inquinate del pianeta. In uno studio condotto nel 2006 dall’Autorità di bacino è stato stimato che gli abitanti domiciliati nel bacino idrografico del Po sono circa 16 milioni. Sempre dalla stessa fonte si ricava la densità della popolazione pari a 225 abitanti per Km2. Se si confronta quest’ultimo dato con la media nazionale, 188 abitanti per Km2, risulta evidente l’elevato grado di urbanizzazione della Pianura Padana. Le piene del grande fiume, generalmente concentrate in autunno a causa delle piogge, sono abbastanza frequenti e possono essere anche devastanti. Tra quelle più imponenti del secolo scorso ricordiamo quelle del novembre 1951, del ottobre 1968, del settembre 1993 e del novembre 1994.
Il Burana venne scavato nei primi anni del ‘900 quando si decise di intraprendere la bonificazione delle Terre Basse.
Il Cavo Napoleonico è un importante canale artificiale, lungo 18 km, che collega il Reno al Po, nato come scolmatore del Reno in epoca napoleonica e testimonianza del profondo legame del territorio bondenese con l’acqua.
Il Panaro trae la sua origine nell’Appennino modenese e tocca i paesi di Vignola, Bomporto e Finale Emilia prima di entrare in territorio ferrarese nel comune di Bondeno e gettarsi nel Po. Mentre il corso del fiume fino a Bondeno è stretto ed angusto, oltrepassato il centro diviene improvvisamente maestoso e dotato di ampie curve e golene boscate.