Nell’area compresa tra l’alta Valle di Gares e la Valle di San Lucano si ritrovano rocce in cui in tempi geologici si depositarono solfuri di ferro e di rame. Questi minerali, presenti in modeste proporzioni, furono tuttavia in passato oggetto di interesse estrattivo. Gli scavi minerari furono realizzati poco sotto la Casera Cesurette, sulle pendici del Sass Negher, un massiccio di roccia vulcanica ben visibile dal centro abitato. Dalle miniere di Gares in attività dal 1450 al 1748 venivano estratti minerali come rame e ferro. Furono di proprietà della famiglia Remondini di Bassano del Grappa. Le miniere di Gares pur essendo un complesso di modeste proporzioni, sono state di fondamentale importanza per favorire l’economia del paese e tra l’altro resero possibile la costruzione della chiesa. Le miniere consistevano di due gallerie principali. Una galleria ha uno sviluppo di 60 metri e l’altra di 25. Anche se probabili, altre gallerie non sono state accertate. In fondo alla galleria più profonda sono presenti antichi ponteggi in legno risalenti all’ultimo periodo estrattivo, che quindi risultano avere circa 250 anni. La roccia nella quale sono scavate le gallerie è assai solida e compatta, e non si notano segni di cedimento o parti friabili. Al giorno d’oggi le miniere di Gares sono in uno stato di completo abbandono. Le entrate delle gallerie principali sono nascoste dalla flora circostante e la loro ubicazione non è nota ai più. La galleria mineraria localizzata a quota 1880, sul versante occidentale del Sasso Negro, presso Malga Valbona, è stata esplorata da esperti nell’estate del 2010.