Situato al Passo Volaia, sul confine con l’Austria, terra di aspri combattimenti durante la prima guerra mondiale, è diventato ora una delle mète più frequentate della montagna friulana. Venne costruito nel 1935 con la ristrutturazione di un edificio militare della prima guerra mondiale da parte di Del Regno Antonio, persona intraprendente che aveva capito che per lo sviluppo turistico della zona serviva un posto di ristoro per gli escursionisti. Alla sua morte gli eredi continuarono a gestire la struttura, fino alla fine degli anni 70, quando la cedettero al Comune di Forni Avoltri. Con i contributi regionali, il Comune ha provveduto all’ammodernamento dell’edificio e la nuova struttura venne inaugurata il 26 settembre 1982. Negli anni successivi  ha subito ulteriori ammodernamenti ed oltre al gruppo elettrogeno dispone anche di un generatore eolico che provvede ad integrare la produzione di energia elettrica necessaria al funzionamento della struttura. Una teleferica permette il trasporto di materiale fino al Rifugio. La partenza della teleferica è situata nei pressi del parcheggio situato al Rifugio Tolazzi, raggiungibile anche con pullman di 12 metri. Il Rifugio è dedicato al Tenente R. Lambertenghi, caduto nel giugno 1915 nel corso di un’azione per la conquista del Passo Volaia ed al Tenente Romanin. Il rifugio è stato modificato e ampliato più volte nel corso degli anni ed oggi accoglie gli ospiti con una struttura decisamente accogliente e si può dire con tutti i comfort moderni al semplice Rifugio di quando venne costruito, agli ammodernamenti di questi ultimi anni, dispone ora di:1 camera matrimoniale; 2 camere a 4 posti letto a castello,

2 camere a 6 posti letto (due bassi + 4 a castello)

1 camera a 6 posti letto (2 bassi + 4 a castello)

1 camerata da 11 posti letto(3 bassi + 8 a castello)

1 camerata da 11 posti letto(1 basso + 10 a castello)

1 camerata da 14 posti letto (2 bassi + 12 a castello)

1 camerate da 30 posti letto a castello per un totale di 94 posti letto.

I servizi si trovano al piano. E’ base di partenza per le escursioni più impegnative sul gruppo montuoso del Cogliàns che è il più elevato del Friuli Venezia Giulia. Un soggiorno di una sola notte non  basta ad appagare la miriade di escursioni possibili. Per gli alpinisti più esperti, la salita dal versante nord (ferrata) al monte Cogliàns è la più classica, ma anche la salita ai Monti Capolago, Canale, Sasso Nero ed alla nord della Chianevate non sono da lasciar perdere. Per i meno avventurosi piacevoli camminate. Lunga ma con panorami indimenticabili, la traversata che seguendo il sentiero Spinotti porta fino al Rifugio Marinelli (m. 2120); da qui discesa a Passo di Monte Croce Carnico (m. 1350) e quindi risalita lungo la valle Valentina (che si trova a nord del gruppo del Coglians) fino al Passo della Valentina (m. 2300)e da qui si ridiscende al Rifugio. Posizionato sul lato sud del valico (2000 metri) che divide l’Italia dall’Austria, è raggiungibile da diverse direzioni. La salita più facile adatta a chiunque, parte dal Rifugio Tolazzi (m. 1350) situato a 3 Km. oltre l’abitato di Collina (m. 1250 slm) con ampio parcheggio sia per auto che pullman. Sul lato austriaco del passo, troviamo anche il rifugio del Club Alpino Austriaco, l’Edward Pichl Hutte.